Interstellar – Recensione

Interstellar-3A cavallo tra scienza e fantasia

Venerdì sono andato a vedere Interstellar e ne sono rimasto piacevolmente colpito. Finalmente un altro film (insieme ai Guardiani della Galassia) che merita veramente di essere visto al cinema, forse uno dei migliori film del 2014 ( anche perché le opere degne di nota sono state davvero poche) . Il colossal (passatemi il termine quanto meno per la durata) si basa su teorie scientifiche (o quasi) che fanno da sfondo alle vicende che vedono Matthew McConaughey in versione astronauta intento a salvare il genere umano dall’estinzione. Nella sua avventura dovrà cercare di dare una speranza agli abitanti della Terra ma in questo percorso si scontrerà contro le difficoltà della stessa natura umana. Nolan riesce sapientemente a creare un mix tra scienza e fantasia dando un valore fisico all’amore tanto quanto lo spazio e il tempo.

La trama

In un futuro imprecisato, un drastico cambiamento climatico ha colpito duramente l’agricoltura. Un gruppo di scienziati, sfruttando un “wormhole” per superare le limitazioni fisiche del viaggio spaziale e coprire le immense distanze del viaggio interstellare, cercano di esplorare nuove dimensioni. Il granturco è l’unica coltivazione ancora in grado di crescere e loro sono intenzionati a trovare nuovi luoghi adatti a coltivarlo per il bene dell’umanità.

Il Trailer

Wormhole

È lui il vero protagonista del film, senza il wormhole nulla sarebbe stato possibile. Ma cosa è questo “buco”? Documentandomi su internet ho scoperto che  wormhole è un termine utilizzato per indicare tunnel spaziotemporali che (teoricamente) potrebbe collegare due buchi neri. Questi tunnel sono creati dall’incredibile forza gravitazionale dei buchi neri e al loro interno lo spazio e il tempo potrebbero essere molto diversi da come li conosciamo. Secondo Kip Thorne si potrebbero usare per saltare da un punto all’altro dell’universo superando la velocità della luce.

Tante luci e qualche ombra (ATTENZIONE, CONTIENE SPOILER DEL FILM)

interstellar.black_.hole_Vi avverto che le prossime righe contengono qualche spoiler sul film.

Quello rappresentato è un futuro diverso rispetto a quello di tanti altri film. Un futuro che assomiglia, soprattutto visivamente, alla fine degli anni ’90, dove l’uomo non osa più in nessun campo e pensa alla conservazione e alla sopravvivenza, dove si cercano più agricoltori che ingegneri per intenderci. Chiedendo in giro ho sentito parecchie persone dire di non aver capito il finale, o addirittura di aver rivalutato negativamente il film proprio perché insoddisfatti del modo in cui è finito. Io non sono di questa opinione, penso che il finale possa aprire una profonda riflessione sulle basi su cui si poggia la nostra visione scientifica e dell’universo che ci circonda.

Noi vediamo tre dimensioni e per questo tutta la nostra conoscenza si basa su questo, considerandone un numero maggiore tutto potrebbe cambiare e stravolgersi. È bello vedere come gli astronauti interagiscono con gli abitanti della terra anche se non si trovano nello stesso periodo temporale, un puzzle che il regista riesce a gestire davvero molto bene creando qualcosa di diverso.  Nolan gioca con la relatività e lo fa con cognizione di causa, aiutato da Kip Thorne fisico teorico e astrofisico di fama mondiale.

Il Dottor Mann, interpretato da Matt Damon, è il colpo di scena che seppur prevedibile mi è piaciuto molto. A mio parere mostra il lato “oscuro” della natura umana quando si trova in una situazione senza uscita. Codardia, egoismo e il non accettare la propria morte sono le caratteristiche del Dr.Mann,  “qualità” molto comuni a tanti altri esseri umani. La sua debolezza costerà quasi il fallimento dell’intera missione.

La fotografia l’ho trovata all’altezza del film solo a tratti e facendo un confronto con Gravity penso che Interstellar ne esca sconfitto. Il buco nero era davvero ben fatto e un piacere da vedere per gli occhi, ma Saturno invece non l’ho proprio digerito! Così come non ho trovato all’altezza le navicelle spaziali, davvero anonime, sembrava di rivedere i primi Guerre Stellari.

Un bel film, seppure a tratti possa risultare banale, ho trovato al suo interno molti spunti di riflessione interessanti sia in termini scientifici che metafisici. Nel complesso mi sento di promuoverlo anche se un po’ di amaro in bocca rimane per alcune scelte troppo da blockbuster. Un peccato… perché gli elementi per un vero colossal c’erano tutti.

 

Voto: 8,5

11 Comments

Del tuo post mi ha colpito in particolare questa frase: “Finalmente un altro film (insieme ai Guardiani della Galassia) che merita veramente di essere visto al cinema, forse il miglior film del 2014 (anche perché film degni di nota non ce ne sono stati).” A mio giudizio finora il miglior film del 2014 è Tutto può cambiare: l’hai visto?

    Ciao e grazie per il tuo commento! Comunque si ho visto “Tutto può cambiare” e personalmente non mi ha entusiasmato, sarà perché sono altre le tematiche che mi danno spunti di riflessione.Parliamo però sempre di un buon film, personalmente dovessi dargli un voto darei un 7. I gusti ovviamente sono soggettivi e ognuno ha un suo film che lo fa emozionare. Comunque nella frase che hai sottolineato forse ho voluto generalizzare un po’ troppo, ma perché andando al cinema molto molto spesso vedo tanta di quella “mondezza” che i film decenti si contano sulle dita di una mano.
    Spero solo di essere stato chiaro nello specificare che lo stesso Interstellar, che a me è piaciuto, presenta molte ombre. Purtroppo credo che le persone preferiscano il classico film blockbuster e quando un autore crea la sua opera considera anche questo fatto. La massa (e l’incasso) ha sempre ragione, per questo a mio parere la qualità di film e opere letterarie è scesa così in basso.

12 anni schiavo, The Butler e Dallas Buyers Club sono grandi film li metterei insieme a Interstellar e i Guardiani della Galassia come i migliori del 2014. Leggerò le recensioni quanto prima, sono curioso di vedere cosa pensi di Monuments Men e American Hustle!

Io invece ringrazio te per il commento perché mi ha aiutato a ricordare di non generalizzare troppo, mi ero dimenticato di alcuni film che mi avevano colpito molto e di alcuni avevo anche io fatto la recensione. Quindi cambierò quella frase. Direi che da così: “forse il miglior film del 2014 ( anche perché film degni di nota non ce ne sono stati)” diventerà “forse uno dei migliori film del 2014 (anche perché poche sono state le opere degne di nota).

Innanzitutto complimenti per il blog e per la recensione :-).
Effettivamente ci sono degli aspetti del film che lasciano perplessi, tuttavia la potenza evocativa dal film è tale da sopperire, almeno per me, a questi difetti.
Ne ho discusso sul mio blog, magari ti interesserà leggere la mia recensione:
http://lapinsu.wordpress.com/2014/11/25/interstellar/

    Ciao e grazie per i complimenti!
    Ho letto la tua recensione e l’ho trovata molto interessante e ben scritta! Concordo con te sul fatto che il film è dotato di spunti talmente interessanti da sopperire alle scelte da blockbuster. Però al contempo non concepisco il perché di alcune scelte così scellerate.

      Effettivamenti ci sono dei punto oscuri. Credo che però con questo tipo di film giudizi sugli aspetti più particolari vadano demandati ad una seconda (se non terza visione). Mi capitò qualcosa di analogo con Inception: solo dopo la terza visione ho avuto finalmente una chiara idea di tuttto il film 🙂

      Concordo pienamente con te. Penso che sia proprio uno di quei film che vada visto più volte per capirlo veramente fino in fondo!

Come ben sai caro Bardo, ci sono molte cose di questo film che per me rovinano tutto quello di buono che è stato fatto, ho ancora davanti agli occhi lo spessore del minuto di dialogo in cui McConaughey rivede la figlia, la quale poi lo caccia perché deve stare con i suoi parenti, di cui lui sembra quindi non fare parte. Forse le pastarelle erano contate e lei aveva paura che il padre su gettasse a capofitto su quelle alla crema.

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