opinione

Harry Potter, il piccolo, grande mago

harry-potter_header11È passato circa un mese da quando avevo scritto il post nel quale “annunciavo” l’inizio della mia nuova lettura, Harry Potter. Devo ammettere, con  mia enorme sorpresa, che la saga di J.K. Rowling mi ha conquistato. Giusto ieri sera ho chiuso l’ultimo libro, I Doni della morte. Un pizzico di nostalgia mi sta  già afferrando la mente questa mattina. Era ormai mia consuetudine ritagliarmi quei piccoli spazi dove, grazie alla fantasia e ai libri della Rowling, mi trovavo immerso in un mondo magico.

Un piccolo grande mago

Mi sono affacciato al mondo di Harry Potter a 30 anni e, almeno nei primi tre libri, mi è subito stato evidente come l’opera sia stata pensata per bambini.  C’è da dire però, che essendo una storia di formazione, via via che si va avanti la narrazione  è sempre più complessa, così come le prove che Harry e i suoi amici sono costretti ad affrontare. Dalle semplici paure di un bambino che si affaccia per la prima volta in una scuola magica, si passa ad affrontare il significato stesso della morte e soprattutto dell’amore. Un amore inteso verso la vita e verso le persone che ci circondano.

Considerazioni su Il Racconto dei Racconti

Il-racconto-dei-racconti1Il Racconto dei Racconti è un film di Matteo Garrone Liberamente tratto da “Lo cunto de li cunti” di Giambattista Basile. Lo Cunto de li Cunti è una raccolta di 50 fiabe in lingua napoletana scritte da Giambattista Basile (Napoli, 1575-1632), pubblicata postuma tra il 1634 e il 1636. L’opera, nota anche con il titolo di Pentamerone, è la più antica d’Europa nel suo genere ed ha ispirato tantissime favole: Cenerentola, Il Gatto con gli Stivali e la Bella addormentata nel bosco (solo per citarne alcune). Di queste 50 fiabe Garrone ne ha scelte tre per realizzare il suo film: “La Regina”, “La pulce” e “Le due vecchie”.

Cannes-2015-Salma-Hayek-mange-des-organes-dans-Tale-of-Tales-le-nouveau-Matteo-Garrone_referenceLe tre storie si intrecciano tra loro e i protagonisti sono tre sovrani, la Regina di Selvascura (Salma Hayek) pronta a qualsiasi azione pur di riuscire a concepire un figlio; il Re di Altomonte (Toby Jones) che si rivela poco saggio dimostrandosi più attaccato ad una pulce che alla sua unica figlia Viola (Bebe Cave) che addirittura finisce sposa ad un Orco; il Re di Roccaforte (Vincent Cassel) lussurioso e accecato dal desiderio a tal punto da credere che il canto di una vecchia lavandaia sia quello di una giovane vergine. Sebbene i temi delle fiabe sono stati elaborati nel 1600, racchiudono una certa modernità. Troviamo infatti l’ossessione per l’età e la bellezza, il morboso amore di una madre verso quel figlio per il quale aveva sacrificato tanto, le terribili prove che deve affrontare una ragazza quando fa il suo ingresso nella vita adulta.

Considerazioni su Maze Runner – Il Labirinto

2014-The-Maze-Runner-Movie-HD-WallpaperVolevo andarlo a vedere al cinema inizialmente, poi però il trailer non mi aveva convinto così tanto e così ci ho ripensato. Qualche giorno fa,  mentre vedevo insieme alla mia dolce metà quali film poter vedere, su suo suggerimento, abbiamo deciso proprio per Maze Runner.

Questo film è tratto dal romanzo Il Labirinto, scritto da James Dashner. Ambientato in un mondo post-apocalittico, nella prima scena troviamo il giovane Thomas in un ascensore che sale verso l’alto, si ritroverà all’interno di una radura racchiusa tra alte mura di pietra: proprio al centro del labirinto. Qui verrà accolto da altri ragazzi che hanno formato una piccola comunità con le loro leggi e le loro regole, che il protagonista dovrà rispettare. Dopo aver capito di essere rinchiuso in un labirinto, Thomas “scalpita” per unirsi ai velocisti, ragazzi che ogni mattina escono nel labirinto per trovare una via d’uscita. Il punto però non è solo uscire da quella prigione di pietra, ma anche svelare il segreto su chi li ha portati lì, e perché. Sinceramente non so quanto il film sia fedele con il romanzo, anche perché The Maze Runner è una serie di ben sei romanzi che io non ho mai letto.

Recensione 1984 di George Orwell

1984-740x4101984 è stato scritto da George Orwell nel 1949 ed è considerato una delle più chiare rappresentazioni del totalitarismo. La vicenda si svolge in un futuro prossimo (l’anno 1984), il mondo è diviso in tre grandi super potenze: Oceania, Eurasia ed Estasia. Winston Smith è il protagonista del romanzo, e la sua vita si svolge in Oceania. Al capo di questa nazione si trova il Grande Fratello, onniscente e infallibile, nessuno è mai riuscito a vederlo di persona, tuttavia la sua immagine è presente in ogni luogo. Il protagonista lavora nel Ministero della Verità, il quale si occupa di censurare libri o giornali che non sono in linea con la politica del Partito, di alterare la storia per rendere sempre corrette le scelte del Grande Fratello e di ridurre le possibilità di espressione della lingua. Gli individui sono costantemente osservati e monitorati 24 ore su 24 tramite i teleschermi: “Big Brother is watching you”, questo tuttavia non impedisce a Winston di iniziare a condurre una vita sovversiva.

Recensione e opinione Selma – La strada per la libertà

raryÿáüExifDa qualche anno il cinema americano sta affrontando tematiche che hanno segnato la storia del paese. Mi viene in mente 12 anni schiavo, The Butler – Un maggiordomo alla casa bianca e lo stesso Django Unchained. Selma, dopo averlo visto, fa parte proprio di questo “filone” di film. Opera con una regia che va tra il resoconto documentario e il film.

Di cosa parla Selma?

Il film è ambientato negli Stati Uniti, durante la presidenza Johnson. Racconta la marcia di protesta che ebbe luogo nel 1965 a Selma, Alabama. Guidata da un agguerrito Martin Luther King, questa contestazione pacifica aveva lo scopo di ribellarsi agli abusi subiti dai cittadini afroamericani negli Stati Uniti e proprio per la sua natura rivoluzionaria venne repressa nel sangue.

Recensione e opinione di Birdman o (L’imprevedibile virtù dell’ignoranza)

birdman-movieBirdman è un film diretto da Alejandro González Iñárritu e tra gli attori troviamo: Michael Keaton, Zach Galifianakis, Edward Norton, Andrea Riseborough, Amy Ryan. Tutti mi avevano parlato benissimo di questo film: critica, amici, parenti. Domenica, mentre giravo per il centro commerciale, ho ceduto al fascino del cinema e sono andato a vederlo insieme ad altri amici. Premetto che non conoscevo nemmeno la trama del film in questione, tanto che appena ho visto la prima scena di Keaton in meditazione che levitava a mezz’aria ho detto: “Ah, vedi, tra i suoi super poteri c’è il volo!”. Io, che credevo fosse un film dedicato al super eroe Birdman, non avevo capito un accidente e i miei amici me lo hanno fatto subito notare, spiegandomi che i super poteri non c’entravano proprio nulla!

Recensione e opinione di American Sniper

American_Sniper_-_Poster_Italia_midUn cecchino infallibile

Protagonista di American Sniper è Chris Kyle, un U.S. Navy SEAL che viene inviato in Iraq con una missione precisa: proteggere i suoi commilitoni. La sua massima precisione salva innumerevoli vite sul campo di battaglia e mentre si diffondono i racconti del suo grande coraggio, viene soprannominato “Leggenda”. Nel frattempo cresce la sua reputazione anche dietro le file nemiche, e viene messa una taglia sulla sua testa rendendolo il primario bersaglio per gli insorti. Allo stesso tempo, combatte un’altra battaglia in casa propria nel tentativo di essere sia un buon marito e padre nonostante si trovi dall’altra parte del mondo. Il film è diretto da Clint Eastwood e nel cast troviamo: Bradley Cooper, Sienna Miller, Jake McDorman, Luke Grimes, Navid Negahban.