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#PrayForParis

00_pray_4_paris_twitterNon penso sia necessario aggiungere ulteriori parole alle immagini e hai commenti di quanto accaduto ieri sera a Parigi. Un misto di rabbia, dolore e incapacità di comprendere azioni simili, è questo quello che ho provato non appena ho iniziato a leggere dell’accaduto.

Quello che ieri 13 novembre 2015 si è consumato nella capitale francese può essere paragonato a quanto successo l’11 settembre 2001 negli Stati Uniti.  È davvero difficile pensare come si possano sentire i cittadini parigini in queste ore, quale paura e dolore stiano provando.

Voglio stringermi “virtualmente” al vostro dolore con una poesia: “Invictus”, “invitto”, “mai sconfitto”. E’ stata scritta dal poeta inglese William Ernest Henley, ed è la stessa poesia che Nelson Mandela utilizzava per alleviare gli anni della sua prigionia durante l’apartheid.

Invictus

Dal profondo della notte che mi avvolge,
Nera come un pozzo da un polo all’altro,
Ringrazio qualunque dio esista
Per la mia anima invincibile.

Nella feroce morsa delle circostanze
Non ho arretrato né gridato.
Sotto i colpi d’ascia della sorte
Il mio capo è sanguinante, ma non chino.

Oltre questo luogo d’ira e lacrime
Incombe il solo Orrore delle ombre,
E ancora la minaccia degli anni
Mi trova e mi troverà senza paura.

Non importa quanto stretto sia il passaggio,
Quanto piena di castighi la vita,
Io sono il padrone del mio destino:
Io sono il capitano della mia anima.

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#PrayForParis

Charlie Hebdo, attacco terroristico al giornale satirico

10922789_10204365781959060_1209799786063563495_nSono rimasto letteralmente senza parole non appena ho visto il terribile video dei terroristi che sparano al poliziotto in strada. Penso che solo l’uomo sia in grado di macchiarsi di atti così brutali e meschini. Il mostro che da millenni popola questo mondo è fatto da persone come quelle che hanno assaltato la sede del giornale satirico francese Charlie Hebdo, uccidendo dodici persone e ferendone altre otto.  La satira del settimanale è da sempre rivolta alla difesa delle libertà individuali, civili e collettive, com’è difeso il diritto alla libertà d’espressione a partire dall’interno della redazione.

La libertà di esprimere ciò che si pensa deve rimanere un diritto di ogni essere vivente su questo pianeta. La violenza e la repressione per non divulgare informazioni devono essere condannate, sempre e in ogni caso! Le vittime di questo atto terroristico stavano svolgendo il proprio lavoro esprimendo il loro libero pensiero. Morire per esprimere la propria libertà è inaccettabile.

Esprimo la mia più profonda solidarietà alle vittime e ai loro familiari.

Je suis Charlie